Percorso ANELLO PRINCIPALE MONTI PISANI

di Zocco Nino

diagramma anelloprincipale dei monti pisani

INFO UTILI E’ un percorso che abbraccia quasi per intero il cuore dei monti pisani, di facile percorrenza anche se la lunghezza ed il dislivello da superare richiedono un minimo di allenamento.

LUOGO DI PARTENZA/ARRIVO: Caprona (PI) LUNGHEZZA: Km 35 DISLIVELLO TOTALE: mt 1000 TEMPO DI PERCORRENZA: ore 4 (pause foto comprese) GRADO DI DIFFICOLTA’: medio CARTOGRAFIA: edizioni multigraphic FI 1:25000 (Monti Pisani e Colline Livornesi)

DESCRIZIONE Partiamo da CAPRONA facilmente raggiungibile dall’uscita Navacchio (PI) della superstrada FI-PI-LI.

Da Caprona in direzione Calci, al primo incrocio seguiamo la strada principale del lungomonte pisano direzione Agnano, Asciano, San Giuliano Terme.

Una volta superata la Gabella (frazione di Calci) e giunti allo svincolo per Agnano (circa 1 Km da Caprona), girare a dx ( Via XXV Aprile), inizia una leggera salita (strada ancora asfaltata) per 700 metri.

Giunti ad un incrocio facilmente riconoscibile da una image002fontanella centrale lasciare la strada principale che prosegue a dx e iniziare la parte sterrata del percorso (via belvedere) a sx.

Attraversare un uliveto, superare la sbarra e dopo circa km 2.5 tenere la ds.

image004Proseguendo l’ascesa si può già iniziare ad ammirare il paesaggio della pianura Pisana che il fiume Arno con la sua forma snodata e asimmetrica accompagna fino alle acque del mar Tirreno. Al km 4,5 circa si arriva ad un incrocio caratterizzato da una pietraia ( età glaciale) e da una staccionata sulla dx.

Proseguire dritto (non in discesa); Qui il percorso dopo poche centinaia di metri diventa un suggestivo singletrack che si image006snoda tra i pini centenari della macchia mediterranea. Finito il singletrack al km 6.5 circa ci immette a sx (in salita) sul sentiero 017 e dopo 20 mt mantenere la sx imboccando lo 016 fino a campo di croce (un piazzale caratterizzato da un crocevia di 6 sentieri).

Proseguire dritto (sentiero 07) verso Santallago, un’altopiano che fa di un’area attrezzata una suggestiva zona dove meditare un riposo accompagnato da un panino ed una birra acquistati in luogo (solo sab-dom).

Dopo esserci riposati riprendiamo il nostro percorso e mantenendo la dx prendere la strada sterrata prima e dopo asfaltata in direzione (leggera salita … ancora???) fino all’incrocio della bisantola o Colle di Calci.

image011Siamo giunti al punto più alto e quindi più panoramico del percorso; lungo la stradina asfaltata, ci possiamo fermare e a sx da una roccia che sporge che fa da terrazza naturale, ammirare tutta la vallata di Calci.

Arrivati al prossimo incrocio (Colle di Prato di Calci) imbocchiamo a sx la strada sterrata (sentieri 029 e 026) in discesa. Questa strada aggira a sx il monte serra. Prima di arrivare all’imbocco della strada asfaltata (che sale da Buti); subito dopo una zona caratterizzata da staccionate, ponticelli e gradini in legno, sulla dx possiamo riempire le borracce con l’acqua più fresca e limpida della zona.

Si prosegue a dx (in leggera salita) sulla strada asfaltata per 1.3 Km; fino a giungere all’incrocio Prato Ceragiola o del Sacrario image012dove prendiamo a sx una strada sterrata che attraverserà tutto il crinale del versante est dei monti pisani (sentiero 00). Al primo incrocio (Passo di Prato a Giovo) manteniamo la dx, mentre al secondo (Prato dell’Acqua) imboccare il sentiero a sx in leggera salita fino a giungere alla croce di legno posta sul Sasso della Dolorosa e quindi alla Lombardona.

Qui possiamo ammirare a sx tutta la piana dell’Arno mentre a dx in primo piano il monte della Verruca nostra prossima meta. Scendiamo con molta attenzione la discesa della Lombardona che con la sua pendenza può mettere in difficoltà i bikers meno esperti.

image015Finita la discesona incrociamo la strada sterrata (sentiero 023) che sale da Vicopisano e girando a dx ci porterà in un piazzale sotto la Rocca della Verruca e l’incrocio da dx con la sterrata (sentiero 03) che sale da Montemagno. Proseguiamo dritti (lungo il sentiero 03) facendo l’ultimo strappo di circa 200 mt e aggiriamo la Verruca da dx in direzione Caprona.

Durante la discesa, possiamo notare delle vecchie statue probabilmente portate lì

dalla Rocca che sovrasta il monte Verruca. La fortezza risale al XV sec. Al tempo delle guerra tra Pisani e Fiorentini. Si consiglia di visitarla ma facendo molta attenzione per via del decadimento della struttura stessa.

Continuare la discesa (a tratti molto sconnessa) fino alla vecchia Torre di Caprona e quindi al punto di arrivo/partenza.