Vicopisano

stemma di VicopisanoVicopisano è un piccolo borgo medievale che custodisce intatta la sua appassionante storia millenaria. Al centro degli antichi traffici commerciali, con il fiume Arno ai suoi piedi, Vicopisano detto “il gioiello dei Pisani”, è stato un castello fondamentale nelle battaglie fra Pisa, Lucca e Firenze per il predominio sul territorio. Fortunatamente il tempo non ha cancellato i segni del passato e oggi possiamo passeggiare nelle sue strette strade, all’ombra di torri e palazzi, come in epoca medievale.

Il comune di Vicopisano possiede un contesto naturale ed artistico di prim’ordine. Il territorio comunale, delimitato a sud del fiume Arno ed a nord dalle pendici del Monte Pisano si estende a comprendere varie frazioni, fra le più importanti figurano San Giovanni alla Vena, Cucigliana, Lugnano, Uliveto terme, Caprona, tutti paesi contraddistinti da una forte identità e ricchi di piccoli-grandi tesori artistici e naturalistici.

Vicopisano, palazzo Pretorio e Rocca

L’ambiente naturale comunale è quello offerto dal Monte Pisano, con l’alternarsi di pinete, castagneti e oliveti rigogliosi e verdeggianti, in un susseguirsi di paesaggi abitati e ambienti naturali, sentieri ripidi e strade collinari e anche pianeggianti che rendono varia ed interessante qualsiasi escursione sui nostri Monti. Altrettanto eccezionale è la ricchezza del patrimonio artistico posseduto da Vicopisano.

Il paese conserva, all’interno del suo centro storico, ben 13 torri medievali, militari e civili, databili a un periodo che va dal XI al XV secolo: ciò rende ancora più evidente l’importanza di Vicopisano all’interno del panorama dei centri medievali italiani.

Fra il patrimonio di edifici medievali spiccano delle vere e proprie perle di bellezza: la Rocca del Brunelleschi, fortificazione medievale di rara suggestione; il Palazzo Pretorio, luogo di giustizia per più di 500 anni con le sue carceri, gli stemmi e le stanze dei Vicari; la Pieve di Santa Maria, ancora splendidamente conservata, che al suo interno possiede affreschi e la famosa deposizione lignea, entrambi del 200. Tutte queste opere d’arte possono essere visitate in un contesto di calma e tranquillità, diversamente dalle consuete ed affollate mete turistiche, particolare che rende ancora più affascinante una visita nel nostro territorio.

Vicopisano fino al ‘500 è stato al centro di complesse vicende belliche e politiche che hanno reso celebre questa Fortezza nelle cronache del tempo. Il castello di Vico sorgeva su un colle alla confluenza di due importanti corsi d’acqua: l’Arno, che consentiva il collegamento con Pisa e il mare e l’Auser che metteva in comunicazione con il lago di Bientina e con la Lucchesia. Dagli inizi del XIII secolo la Repubblica di Pisa aumentò l’importanza del castello, che assunse l’aspetto di una piccola città fortificata. Quando Pisa, nel 1406 fu sconfitta dai fiorentini, Vico ne segui le sorti entrando a far parte dei Domini della Repubblica gigliata. Anche sotto il dominio Fiorentino Vico mantenne una importante funzione amministrativa, divenendo sede di vicariato.

Vicopisano, la torre dell'orologio

Nel 1560, per volontà del Granduca Cosimo I, venne iniziata la deviazione del corso dell’Arno, per migliorare la situazione delle colture della zona. Persa la sua principale via d’acqua, finiti i tempi dei castelli dell’assedi, Vicopisano andò pian piano assumendo le caratteristiche di un centro agricolo, mantenendo intatto il suo patrimonio di edilizia fortificata.

La rocca di Vicopisano costruita a partire dal 1435 su progetto di Filippo Brunelleschi, fu eretta per volere del governo Fiorentino dopo la conquista di Vicopisano a discapito dei Pisani. La rocca aveva il compito di presidiare il Porto fluviale sull’Arno è tutta la pianura circostante con particolare attenzione confine con il territorio lucchese. Quasi completamente conservata nella sua struttura originaria e oggi visitabile ogni fine settimana con orario regolare o in giornate diverse su prenotazione all’ufficio turistico.

Palazzo pretorio è uno degli edifici del XII secolo meglio conservati nel territorio Pisano, notevole per la sua complessa struttura e per la ricchezza degli stemmi posti al decoro della facciata e dell’atrio interno. Il corpo più antico del palazzo costituito da una Domus del XII secolo adibita nel XV secolo dai Fiorentini a sede del palazzo del Vicario. Nella parte bassa e superiore del complesso furono ricavate le prigioni Vicariali.

Appena fuori dalla cerchia muraria sorge la splendida pieve romanica di Santa Maria, uno dei monumenti più importanti di tutto il territorio Vicarese e conserva ancora intatta, sia all’interno che all’esterno, l’originaria struttura romanica (XII secolo). La parte superiore della facciata presenta una serie di piccoli archetti pensili che proseguono anche sulla fiancata sinistra, sorretti da mensole ornate da motivi religiosi. All’interno della pieve è conservato il gruppo ligneo della deposizione della Croce XIII secolo.

Alcuni cenni sulle pregevoli torri presenti

Torri gemelle: particolare di queste torri militari è l’uso di tecniche edilizie appartenenti a periodi diversi: I conci di pietra (XII-XIII secolo) e i mattoni (XIV secolo). Proprio qui si apriva la porta del mercato, di cui si vedono resti sulla destra della torre; inoltre dove attualmente si trova il municipio si trovava alla Rocca Vecchia costruita dai Pisani a partire dal 1330 e smantellata dai fiorentini nel XV secolo.

Vicopisano, Torre del soccorso

Torre dei Seretti: lungo la via del pretorio possiamo osservare una torre del secolo XII, la Torre dei Seretti (una famiglia locale) ancora intatta per buona parte. Ai piedi della torre si apre una piazzetta molto suggestiva, circondata da edifici con numerose tracce di tecniche medievali (timpani, archi in laterizio, bozze in verrucano).

Torre dell’orologio: è sicuramente una delle torri più belle e particolari visibili a Vicopisano. Costruita interamente in verrucano, salva alcuni metri nella parte sommitale frutto di interventi susseguitisi a partire dal XV secolo, è caratterizzata da un gran numero di mensole che nel medioevo sorreggevano le strutture lignee (sporti) addossate all’esterno della stessa. L’orologio conservato sul lato Ovest ha ancora i meccanismi del XVIII secolo

Torre Malanima: è costruita con tecnica mista verrucano-mattoni, segno evidente di due diverse fasi costruttive, o meglio di una sopraelevazione trecentesca di una torre più antica. L’edificio è caratterizzato da una facciata arricchita di “piattabande”, con un arco ribassato in mattoni decorati che raccorda i due pilastri laterali in verrucano. Prende il suo nome da un’antica famiglia Vicarese.

Torre di pietraia: è una delle torri più piccole e antiche (XI secolo) presenti a Vicopisano; essa prende il nome dalla zona in cui si trova. È caratterizzata da una muratura massiccia e da un solo portalino di accesso verso il ballatoio esterno, di cui sono ancora presenti le mensole di sostegno. Il suo aspetto tozzo è accentuato dall’essere stata abbassata, nel 1439, di un paio di piani.

Torre del soccorso: venne costruita nel 1438 come parte integrante della Rocca del Brunelleschi. Oltre a essere Torre di Guardia, serviva come punto di risalita verso La rocca per truppe e viveri provenienti dall’ Arno, che allora scorreva nelle vicinanze.

Torre delle quattro porte: è un singolare esempio di torre-porta aperta sui quattro lati per consentire sia l’accesso al castello sia il percorso lungo l’interno delle mura. La sua caratteristica principale le deriva dall’essere al tempo stesso torre di guardia e porta di ingresso del castello (l’unica ancora conservata delle cinque un tempo presenti). La parte più antica risale al XIII secolo ma ha fasi di restauri fino al ventesimo secolo (i merli).

Vicopisano veduta

Particolarità recentemente restaurata e recuperata all’uso sono i Chiassi, la parte meridionale del borgo è infatti caratterizzata dalla presenza di numerosi vicoli che da via Lante salgono verso la sommità del castello. I chiassi rappresentano quindi una viabilità minore, esclusivamente pedonale e permettevano il collegamento tra la parte alta, più strettamente militare e la parte bassa del castello, residenziale e commerciale.

Infine degno di nota è anche il “Palazzo della vecchia Posta” questo edificio è un vero e proprio unicum, trattandosi di un palazzo costruito nella prima metà del XII secolo, uno degli esempi più antichi di Palazzo medievale presente nella nostra provincia. La sua antichità è dimostrata anche dalla notevole complessità della facciata, frutto della giustapposizione di quattro corpi di fabbrica.

Nel Territorio comunale, come detto, sono compresi alcuni paesi caratterizzanti dell’identità del monte stesso.

San Giovanni alla Vena è un antico paese che deve molto della sua fortunata storia alla vicinanza del fiume Arno: cava di argilla per le botteghe dei ceramisti (nel 1570 sono censite ben 27 Fornaci), trasporto merci con i navicelli, la caratteristica imbarcazione fluviale a vela, e per le possenti opere di ingegneria idraulica ad opera di Leonardo Ximenes e Alessandro Manetti per la bonifica della zona. Sorveglia il paese, dall’alto, l’amato chiesino dell’oratorio di Santa Croce in castellare.

Cucigliana è un piccolo bordo di origine romana, affacciato sulle rive del fiume Arno e con alle spalle le pendici del Monte Pisano, offre da secoli un ambiente gradevole di residenza: qui sono state costruite nel tempo ville e dimore patrizie per sfruttare la pregevole posizione e l’ottimo clima. Da visitare la chiesa di Sant’Andrea apostolo con il suo ben campanile.

A Lugnano, sulla piazza principale, cuore del paese, fa bella mostra di sé l’imponente chiesa di San Quirico e Giulitta, documentata a partire dal 1137 ma più volte successivamente ristrutturata. Il paese è circondato da uliveti nel mezzo ai quali sono evidenti i resti di Villa Grandiana, a lungo in uso ai monaci camaldolesi, e della San Giorgio.

Uliveto Terme storicamente rinomato per le sue fonti e i suoi bagni termali, utilizzati fin dal medioevo. Incastonato fra l’Arno è il Monte Pisano gode di un paesaggio suggestivo dato dalle ripide pendici del Monte scavate dalle cave di pietra calcarea che qui è stata lavorata sino alla metà del ventesimo secolo. Anticamente il porto fluviale e i navicellai commerciavano la pietra e i suoi derivati lungo tutto il corso dell’Arno. Da visitare il grazioso borgo di Noce.

Conosciuta per i celebri versi di Dante Alighieri e allo splendore della pieve romanica di Santa Giulia, tappa obbligata, Caprona deve la sua notorietà alla vistosa torre degli Upezzinghi, arroccata questa su uno sperone di roccia a picco sul piccolo paese ai piedi del Monte Pisano, impreziosito in questa zona dai resti della fortezza della Verruca posta poco più in alto.

Per maggiori informazioni e notizie sul luogo visitate: www.comune.vicopisano.pi.itwikipedia.org/wiki/Vicopisano